Protesi d’anca

L’anca è una delle articolazioni più grandi del nostro corpo ed è anche una di quelle che più spesso va in contro ad intervento protesico.

L’intervento chirurgico risolve notevolmente la sintomatologia dolorosa, restituendo autonomia al movimento e aumentando la qualità della vita.

I dolori post-operatori sono normali dopo un intervento come questo, ma nel tempo tendono a diminuire di molto o a scomparire, ma la fase chirurgica deve essere seguita dalla fase riabilitativa.

L’età media dei pazienti protesizzati  varia dai 66 ai 72 anni, soprattutto nelle donne,  e le cause maggiori di intervento chirurgico nelle persone anziane sono:

  • Artrosi
  • artrite reumatoide
  • fratture del collo del femore

Nel soggetto giovane le cause maggiori di intervento sono:

  • tumori ossei
  • necrosi avascolare
  • conflitto femoro-acetabolare
  • malattia ossea di Paget
  • artrite settica
  • lussazione congenita d’anca.

L’ intervento e tipi di protesi

Esistono tre tipologie di intervento protesico:

  1. sostituzione totale o Artroprotesi ( si sostituiscono entrambe le componenti articolari, sia femore che acetabolo)
  2. sostituzione parziale o Endoprotesi ( dove si sostituisce solo il femore e si preserva l’acetabolo)
  3. protesi parziale che prevede la conservazione del femore (adatta solo a pazienti giovani e in assenza di osteoporosi).

 

Di solito l’intervento si esegue in anestesia generale e la durata varia dai 60 ai 90 minuti . Consiste nel rimuovere le parti danneggiate della parte superiore del femore con la testa, il collo e un pezzo del corpo e della parte dell’acetabolo. Dopo la rimozione si passa alla sostituzione dell’anca con una protesi in lega metallica : si inizia a fissare la coppa ( o cotile) protesica al bacino che sostituisce l’acetabolo,  e dopo si fissa lo stelo protesico nella porzione femorale rimasta. Il tutto poi si unisce applicando del cemento acrilico o tramite un meccanismo a pressione.

Materiali utilizzati

La protesi d’anca può essere realizzata con diversi materiali. Lo stelo, solitamente è in titanio mentre l’inserto e la testa in ceramica. La scelta del materiale è del chirurgo che valuta in base a l’età del paziente, al peso, ad eventuali allergie del paziente a materiali, al sesso e alle patologie di base.

L’età gioca un ruolo importante nella scelta del materiale.

In un paziente anziano solitamente si sceglie una protesi cementata ( dove si fissa saldamente la coppa e la testa dello stelo tramite il cemento acrilico) che la rende molto forte e difficile da rimuovere.

Nel paziente giovane si opta invece per una protesi non cementata , con un meccanismo a pressione, dove lo stelo presenta dei piccolissimi fori che permettono all’osso di crescervi all’interno ancorandosi maggiormente. I vantaggi di questa protesi consistono nella facile rimozione.

La durata di una protesi varia dai 15 ai 20 anni, in base ai materiali utilizzati.

I tempi di recupero

Nella maggior parte dei casi il ricovero in ospedale dopo l’intervento chirurgico non supera i 5 giorni e sin dai primissimi giorni è possibile mettere il paziente in piedi con l’ausilio di stampelle o deambulatore.

I tempi di recupero variano in base all’età del paziente, ma in linea generale si aspettano le 4/6 settimane prima di togliere gli ausili per deambulare, tempo necessario per far guarire le ferite e perché la protesi non può sostenere subito tutto il peso del corpo.

Se il paziente si attiene alle cure e agli esercizi riabilitativi , il recupero e la ripresa totale delle normali attività avviene dopo 2-3 mesi.

Consigli e cosa non fare !!

Nella fase post-operatoria è bene osservare delle accortezze. Tra le più importanti ricordiamo:

  • Dormire dal lato della gamba sana, e per alcune settimane mettere un cuscino in mezzo alle gambe per non intraruotare l’anca operata.
  • Evitare la flessione dell’anca con un angolo superiore ai 90°, durante ogni attività
  • Non fare perno sulla gamba operata
  • Non accavallare le gambe
  • Evitare di eseguire movimenti di rotazione dell’anca
  • Evitare le sedie troppo basse ( ad esempio si consiglia l’utilizzo di un rialzo per il water)

Occorre inoltre prestare attenzione ai movimenti bruschi ed agli urti. Le normali attività possono essere riprese dopo un intervallo di tempo che varia dalle 6 settimane per la guida, alle 6-12 settimane per tornare a lavorare ( in base alla tipologia di lavoro).

IN UN PROSSIMO ARTICOLO VERRANNO ILLUSTRATI DEGLI ESERCIZI UTILI DOPO L’INTERVENTO DI PROTESI D’ANCA