Il colpo di frusta
L’OMS ( ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’) definisce il colpo di frusta ( o whiplash ) “un trauma che abbia effetto della sorpresa e nel quale si riscontri un ritardo, assenza o insufficienza della contrazione muscolare di protezione”.
Questa situazione si verifica spesso nel classico tamponamento automobilistico posteriore, dove il soggetto si ritrova a subire un primo trauma che porta la porzione cervicale (quella più libera di muoversi quando si è seduti in macchina), in iperestensione prima; e poi per effetto “rimbalzo” da urto porta il collo in iperflessione.

Tuttavia possono esserci anche dei traumi da colpo di frusta in lateralità dove si riscontrano delle iperflessioni in laterale.
A determinare la gravità del whiplash non è molto la velocità del trauma, ma la sua imprevedibilità; e può essere il risultato di traumi non per forza automobilistici, ma anche dovuti all’attività sportiva oppure ad uno shock diretto sul cranio.
Quali sono le strutture anatomiche coinvolte ?
Le prime parti ad andare sotto stress sono le strutture capsulo-legamentose, seguite dai muscoli; fino ad interessare i dischi intervertebrali, le strutture vascolari, le radici nervose, la parte ossea ed il midollo nei casi più gravi.

Sintomi.
In base alle strutture coinvolte i sintomi possono essere più o meno gravi e possono persistere anche a distanza di mesi dall’evento traumatico. I sintomi più comuni inizialmente sono:
- Dolore alle spalle, collo e braccia;
- Limitazione dei movimenti;
- Rigidità muscolare;
- Mal di testa con o senza vertigini;
- Nausea e/o vomito;
- Acufene e/o disturbi della vista;
- Parestesie e scosse elettriche alle braccia e alle mani;
- Senso di spossatezza generale.
Questi sintomi possono durare dai 7 ai 20 giorni e sulla radiografia che viene eseguita per controllare eventuali fratture ossee, si riscontra la tipica verticalizzazione del tratto cervicale.

Passate le prime tre settimane, i sintomi sopramenzionati possono diminuire oppure possono accentuarsi; in questo caso occorre fare un ulteriore indagine con una risonanza od una TC per andare ad indagare le strutture coinvolte.
Solitamente il miglioramento dei sintomi si ha nell’arco di tre mesi; ma alcuni colpi di frusta possono lasciare delle conseguenze a lungo termine con sintomi meccanici o neurologici; principalmente per tre motivi :
- La situazione della colonna vertebrale era già problematica e compromessa prima del trauma;
- Non è stata fatta un’adeguata terapia dopo l’evento;
- Il trauma eccessivo ha causato delle lesioni che hanno coinvolto anche le ossa o il sistema nervoso.
Che fare?
In genere, nei casi meno gravi, il trattamento prevede una terapia farmacologica a base di antinfiammatori e miorilassanti (per ridurre dolore e contrattura muscolare), seguiti poi da una terapia fisioterapica ed osteopatica.
Ci sono numerosi articolii scientifici che dimostrano come la terapia manuale, associata anche ad altri tipi di intervento, migliora la sintomatologia nei colpi di frusta.
La terapia manuale, può essere molto efficace per curare i colpi di frusta sia in fase acuta che cronica, con lo scopo di ristabilire la giusta mobilità e funzionalità del corpo.
Inoltre sono consigliabili degli esercizi da fare anche lontano dall’evento traumatico e consultabili sul mio sito al seguente link: http://www.pierpaolopogelli.it/articoli/esercizi-per-la-cervicale/