Periartrite della spalla: cos’è e consigli
Nel precedente articolo abbiamo parlato di come individuare e distinguere l’artrite e l’artrosi. In questo articolo, invece, parleremo nello specifico della periartrite della spalla.
Anche definita come periartrite scapolo-omerale, la periartrite della spalla è un’affezione molto frequente, con massima incidenza fra i 40 e i 50 anni, determinata da un’entesopatia di uno o, più spesso, di diversi tendini della cuffia dei rotatori: sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo, sottoscapolare e capo lungo del bicipite.
Un entesopatia è una sofferenza del tendine nella prossimità dell’inserzione ossea, e nel caso della periartrite può esserci una lesione o una parziale lacerazione, o una condizione infiammatoria di una o più entesi.
Di solito si parla di periartrite scapolo-omerale quando la persona con dolore alla spalla non ha ancora effettuato esami diagnostici tipo risonanza magnetica o ecografia, che una volta fatti possono dare una diagnosi certa di quale tendine sia interessato oppure diagnosticare un’altra causa di dolore simile alla periartrite (come l’impigment, borsiti, artrosi, calcificazioni tendinee, spalla congelata, ecc..).
I sintomi della periartrite della spalla

Clinicamente si ha spesso dolore sordo e continuo in regione deltoidea, anche di notte, e riacutizzato dai movimenti della spalla. La valutazione accurata della limitazione di alcuni movimenti specifici permette di individuare il tendine coinvolto.
Qual’è la causa della periartrite della spalla?
La causa maggiore della degenerazione tendinea è il sovraccarico funzionale continuo, che associato ad un alterata biomeccanica delle articolazioni comporta uno stress “corrosivo” sui tendini.
Anche nella periartrite, la genetica può facilitare l’invecchiamento precoce dello strato muscolo-tendineo.
Inoltre ci sono situazioni (tipo diabete e malattie cardio vascolari) che alterano la microcircolazione e quindi il giusto apporto vascolare, favorendo la lesione tendinea.

Quanto dura?
La fase acuta può durare 2/3 settimane, in cui può esserci anche dolore a riposo, e può risolversi spontaneamente. Le recidive sono frequenti e possono portare in cronicità (da 1 a 6 mesi) oppure evolversi in altre situazioni patologiche per la spalla.
Che fare?
Innanzitutto stabilire quale o quali tendini sono coinvolti nel problema. Eseguendo dei test diagnostici si può capire se c’è effettivamente un problema a carico dei tendini o di altre strutture (come capsula, legamenti, borsa sinoviale,etc…).
Un’indagine diagnostica più precisa può essere affidata all’ecografia o alla risonanza. La radiografia può essere utile per fare diagnosi differenziale con altri problemi.
Una altissima percentuale di persone sopra i 30 anni presenta piccole o medie lesioni tendinee ma non presenta nessun tipo di fastidio o dolore. Questo porta a pensare che spesso questa problematica è asintomatica e può evolversi o dare dolore quando il nostro corpo non riesce più a compensare alcune situazioni.

Quali terapie posso intraprendere?
Esistono varie proposte terapeutiche in caso di periartrite scapolo-omerale:
- terapie farmacologiche (anche infiltrative)
- terapie chirurgiche (nei casi più gravi)
- terapie strumentali
- terapie manuali
Studi scientifici dimostrano che la terapia manuale e gli esercizi riabilitativi migliorano la sintomatologia del dolore e aumentano la mobilità nella varie fasi della periartrite scapolo-omerale.
Nei prossimi articoli verranno proposti degli esercizi che migliorano e ripristinano una buona dinamica dei movimenti della spalla.
Da alcune settimane soffro di forti dolori alle articolazioni delle spalle. Al mattino ho difficoltà ad alzarmi dal letto e vestirmi, solo dopo aver fatto alcuni esercizi ginnici sento un po’ di scioltezza nei movimenti ma se mi siedo per alcuni minuti ritornano i dolori. Trovo sollievo per circa 24 ore assumendo antinfiammatori(Isodol bustine) cosa altro posso assumere?